Bolsena Lazio - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Bolsena Lazio
Check-in
Check-out
Altra destinazione


.: DA VEDERE
La chiesa di Santa CristinaLa chiesa di Santa Cristina
 Percorrendo la via Cassia, si fermò a pernottare nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena. Il ricordo della martire Cristina, la cui fede non aveva vacillato di fronte all'estremo sacrificio del martirio, turbò nuovamente il sacerdote e, il giorno dopo, chiese di celebrare messa nella chiesa. Di nuovo tornò l'incertezza di quello che stava facendo; pregò intensamente la santa perché intercedesse presso Dio affinché anche lui potesse avere quella fortezza d'animo e quell'estremo abbandono che Dio dona a chi si affida a lui.
 Durante la celebrazione, dopo la consacrazione, alla frazione dell'Ostia, sarebbe apparso ai suoi occhi un "prodigio" al quale da principio non voleva credere: l'Ostia che teneva tra le mani era diventata carne da cui stillava miracolosamente abbondante sangue. Impaurito e confuso ma, nello stesso tempo, pieno di gioia, cercò di nascondere ai presenti quello che stava avvenendo: concluse la celebrazione, avvolse tutto nel corporale di lino usato per la purificazione del calice che si macchiò immediatamente di sangue e fuggì verso la sacrestia. Durante il tragitto alcune gocce di sangue sarebbero cadute anche sul marmo del pavimento e sui gradini dell'altare.
 All'interno della Chiesa cattolica si parla del miracolo di Bolsena (o miracolo eucaristico di Bolsena), che sarebbe avvenuto nel 1263, nell'omonima cittadina in provincia di Viterbo. Da tale "miracolo" ha avuto origine la festa cattolica del Corpus Domini e fu costruito il Duomo di Orvieto, dove è conservato il cosiddetto corporale.
 La rocca Monaldeschi della Cervara ospita il Museo Territoriale del lago di Bolsena, interessante per l’inquadramento che offre del comprensorio del lago e per alcune testimonianze della cultura materiale. Il museo si distribuisce su tre piani dell’edificio: al piano d’ingresso, attraverso plastici reperti archeologici e pannelli didattici, sono sviluppate con particolare dettaglio le sezioni riguardanti la formazione del bacino vulcanico del lago, la preistoria, la protostoria e la fase etrusca fino alla conquista romana. La parte centrale di questo piano è costituita dai reperti rinvenuti nell’ambito dell’età del ferro del “Gran Carro”, rinvenuto sommerso presso la sponda orientale del lago di Bolsena nel 1959. Il piano superiore è interamente dedicato ai reperti provenienti dagli scavi della città etrusco - romana di Volsinii.Al piano inferiore è illustrato il periodo che va dal Medioevo ai giorni nostri. In questo piano l’esposizione si apre con la splendide ceramiche medioevali e rinascimentali trovate nel butto della torre maggiore della Rocca e prosegue con la presentazione degli aspetti folcloristici (tradizioni popolari e festività religiose), con particolare riguardo al lavoro dei pescatori, illustrato attraverso l’esposizioni di oggetti, attrezzi e pannelli illustrativi delle tecniche di pesca nonché dei pesci e dell’ambiente naturale del lago. Nel cortile esterno è allestito un lapidario dove sono esposte numerose are e cippi funerari di epoca romana. Il museo Territoriale del Lago di Bolsena, oltre che un attrattiva di carattere turistico, intende essere anche un centro di ricerca scientifica un luogo di produzione e socializzazione culturale. Dagli spalti della Rocca, infine, si può godere un magnifico panorama che spazia sull’interno lago e sugli scavi della città etrusco - romana di Volsinii, a brevissima distanza dal museo.
 Il santuario maritimodel Giglioè un complesso del sec. XVIII costituito dal convento fondato dai Frati Minori Osservanti e dalla chiesa dedicata  a Maria S.S. del Giglio, ad unica navata, come vuole la regola francescana.
 I resti della città etrusco-romana di Volsinii sono venuti alla luce nei pressi della Rocca Monaldeschi. Sono circondati da un imponente muro di difesa lungo più di 4 km. costruito con grossi conci parallelepipedi di tufo. Sui colli circostanti si sviluppano varie necropoli costituite da tombe a camera e a fossa, databili tra il III sec. a.C. ed il IV secolo d.C. e note soprattutto nelle località di Poggio Sala , Ospedaletto, Vietana, Pantanesca, Gazzetta  Piazzano. Gli scavi dela Scuola Francese di Roma a Poggio Moscini hanno portato alla scoperta della grande piazza del Foro di Volsinii, contornata da edifici templari e delimitata verso valle da un’ampia basilica che, costruita nel I secolo d.C. come edificio di uso civile, venne trasformata tre secoli dopo in chiesa cristiana. Nel settore della città riservato alle abitazioni private sono state scoperte due grandi ville arricchite da preziosi pavimenti n marmo e in mosaico e da pregevoli affreschi del III sec. d.C.  Le numerose tombe di età longobarda  (VI sec. d.C.) rinvenute nell’ambito della basilica  sono la testimonianza del momento in cui la città venne di nuovo abbandonata e trasferita, servendo come cava di pietre per la costruzione del medioevale quartiere del  Castello, il primo germe urbanistico dell’odierna Bolsena.
 La chiesa di S.Francesco ( sec. XIII ), di stile gotico e ad un'unica navata, non è più adibita al culto ed è stata trasformata in un grande auditorium e teatro comunale.
Isola BisentinaLago di Bolsena
 L’isola con le sette cappelle. Un tempo proprietà della chiesa poi, nel periodo della famiglia Farnese, residenza estiva dei papi. L’isola è oggi un paradiso naturale con un meraviglioso giardino all’italiana  creato da Giovanni  Fieschi  Ravaschieri del Drago. Rimangono tuttora testimonianze ben conservate di quell’epoca piena di storia. Oggi è proprietà privata  può essere visitata con percorsi guidati di circa un’ora.
Lago di Bolsena
 Il lago di Bolsena è un lago dell'Italia centrale formatosi oltre 300.000 anni or sono in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Vulsini.
 Ha una forma ovale, tipica per la sua origine, ha due isole e un fiume emissario. Ha un'area totale di 113,5 km² (quinto in Italia), si trova a 305 m s.l.m., ha una profondità massima di 151 m e una profondità media di 81 m. E' considerato il più grande lago d'origine vulcanica d'Europa.
 Si trova interamente nel territorio della provincia di Viterbo e precisamente nella parte a Nord, detta Alta Tuscia. Per una parte considerevole è lambito dalla strada consolare Cassia. Numerosi sono gli insediamenti turistici, con particolare propensione per il turismo a contatto con la natura, prevalentemente nei campeggi, agriturismi e "bed and breakfast".